Jundo Comics
Il Progetto
Jundo è una realtà tutta italiana dedita alla pubblicazione di webtoon e manga. Non solo, oltre a essere una piattaforma digitale che racchiude una grande community è anche casa editrice e la sua presenza nelle fiere del fumetto è inconfondibile. Il progetto è sempre stato un progetto "punk" tanto che la campagna di lancio che abbiamo seguito si chiama "distruggiamo le barriere del fumetto". L'obiettivo era uno: non fare niente di quello che fa l'editoria italiana.
Goal
Prima di gestire tutto internamente, il mio ruolo è stato quello di lanciare il brand con una strategia di comunicazione visiva e di tono. Il brand è partito da zero e ho seguito tutti gli step della realtà fin quando non è diventata totalmente autonoma. I primi step iniziali comprendevano: lancio social, stesure e impaginazioni del contratto con gli artisti, prima versione delle lending page, del sito e delle app.

Seppur l'idea di creare una piattaforma e una casa editrice tutta nuova fosse già in programma, Jundo doveva essere inizialmente anche la storia di un Manga autoprodotto con ambientazione SteamPunk. Proprio per questo, il logo inizialmente ha avuto delle prove con meno logiche di design e con elementi più decorativi e sistemi visivi più complessi. Qui di seguito potete vedere le prime esplorazioni visive.

Le prime declinazioni prevedevano un uso esteso del tratto e dell’animazione, non solo sul prodotto ma anche sull’ambiente circostante. L’effetto finale evocava la visione di un occhio bionico che analizza e ricostruisce tecnicamente ogni elemento della scena.
Le guidelines di Jundo sono poche, semplici ma giuste. Nate per essere rotte, come ogni altra barriera che ci si poneva davanti. Avendo internalizzato tutto il design team, jundo ha comunque seguito il carattere forte con cui è stato forgiato, prendendo piano piano la sua anima accessibile e giovanile così come è ora. Questo sta a dimostrazione che delle basi solidissime fanno da radice per poi lasciare al progetto che la forma dei rami si esprima in libertà.
Jundo sui social ha utilizzato una comunicazione diretta e amichevole. Dal lancio ha ottenuto 22mila follower con un altissimo engagement. E cresce sempre di più grazie a una comunicazione costante e varia che spazia da reel a caroselli a live a video lifestyle e recensioni.
La piattaforma di Jundo è stata creata ad hoc per essere letta sia su mobile che tablet che su web.
Abbiamo lavorato per molti mesi sulla ricerca di UX del reader, per renderlo naturale e fruibile da qualsiasi dispositivo. Quindi studiando delle gesture naturali sia su dispositivi touch che da computer.
La nostra sfida più grande è sempre stata quella di creare una lettura per i webtoon diversa da quella in circolazione… e ci siamo riusciti. Queste sono le prime versioni prima del redesign che è stato fatto negli anni successivi dopo il primo piazzamento di mercato.

L'impatto di Jundo in fiera è come un pugno nell'occhio. La comunicazione sviluppata è talmente forte che risalta tra tutti gli stand. Con un accortezza ai dettagli del team di Jundo ci si perde tra gadjet, giochi di carte, tantissimi libri e firma copie con gli artisti di jundo, gli originals e le collaborazioni.


Per il lancio della campagna kickstarter è stata prodotta una felpa in serigrafia con un artwork ad hoc chiamat Authority Slayer. Giocando sulla dicotomia tra Author e Autority. Dove il cacciatore è sia il buono contro l'autorità, che del cattivo: le grandi case editrici contro gli autori.

